Comunicazione marsupiale Informazione e figure della comunicazione

Venerdì, 15 Marzo 2019

Il tema di questa lezione è il rapporto tra informazione e architettura, dove il termine informazione coinciderà con comunicazione.


Nel 1965:

- Gli addetti al settore primario e secondario sono inferiori rispetto al settore terziario.
- Si bandisce il concorso per Opera House di Sidney, che vincerà un giovane architetto danese, Utzon.


Il suo nuovo edificio rappresenterà la rottura di un tabu: non vi sarà più una corrispondenza lineare tra forma e funzione (uno dei principi dell’architettura funzionalista che si afferma da gli anni 20 in poi), ma il progetto sarà governato da un’idea di natura simbolica e formale → libera la forma dalla funzione.
Questo progetto segna l’arrivo di una nuova forza catalizzante nell’architettura: la comunicazione, che assumerà un valore primario. Il livello simbolico in quest’opera è tale da rendere l’Opera House il simbolo dell’intera Australia.

La nuova tendenza a far diventare la comunicazione l’elemento primario dell’architettura si diffonderà solo negli anni Novanta, in cui il paradigma dell'informazione diventa l’elemento pervasivo della società.

La comunicazione ha sempre fatto parte dell’architettura, ma solo nella Terza Ondata è diventata l’elemento calamita: l’architettura esiste in quanto informa, comunica.
L’elemento calamitata nel periodo dell’Umanesimo e del Rinascimento era l’elemento simbolico, religioso e il potere delle signorie: l'architettura esiste in quanto rappresenta.
Nella fase funzionalista e meccanicista degli anni Venti: l’architettura esiste in quanto funziona.

La questione è come l’architettura può entrate a far parte di queste diverse ondate?

Mentre il modo di comunicare legato all’epoca meccanica ed industriale tende ad essere pragmatico e fonda le sue radici sulla logica matematica (un linguaggio il più possibile oggettivo), in questa nuova fase della comunicazione rientrano in gioco le FIGURE RETORICHE: meccanismi che suscitano emozioni, capaci di sorprendere, commuovere, che attivano processi comunicativi non lineari della logica matematica o del linguaggio industriale. Specialmente nel settore della pubblicità le figure retoriche esplodono, dal momento che usando la forma retorica si avrà una codifica molteplice.

Nell’epoca industriale le pubblicità rendevano OGGETIVE le qualità dei prodotti. Oggi la pubblicità con le figure retoriche mirate, pone al centro la SOGGETTIVITÀ; se l’immagine non colpisce chi la guarda significa che quella persona non fa parte della categoria di perone pensate per quel prodotto. 


Esaminiamo questa immagine che pubblicizza due marchi: entrambi cercano di rispondere a diversi desideri, in base alle necessità del pubblico. Per avere un riscontro più reale dell’effetto che può suscitare, l’ho mostrata a più persone, diverse per età, sesso e professione.
Le sensazioni evocate sono chiare e forti: potere, stabilità, carisma, forza, appartenenza ad un club, matrimonio, timore.
A fronte di tutto ciò è evidente che questa pubblicità mira ad un target di persone che, indipendentemente da tutto, desiderano apparire forti e ricchi; i simboli presenti nell'immagine sono molteplici e codificabili secondo le più svariate esigenze.

Anche l’architettura contemporanea è strumento di comunicazione. Le nuove architetture adeguandosi alle mutate esigenze sociali, sempre più assolvono a questo compito; grazie alle nuove tecnologie la comunicazione tra edificio e uomo aumenta sempre di più, arrivando a creare spazi che possono mutare in funzione delle necessità dei diversi fruitori.
Un esempio è The Shed 



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