Recensione Mathland Mathland Dal mondo piatto alle ipersuperfici di Michele Emmer Dalla collana: Universale di Architettura , fondata da Bruno Zevi La rivoluzione Informatica , direttore Antonino Saggio “Vorrei raccontare solo una piccola parte della storia che ha portato a mutare profondamente l’idea che abbiamo dello spazio che ci circonda, facendo capire come in qualche senso siamo noi stessi a creare e inventare lo spazio, modificandolo con il mutare delle nostre idee sull’universo. O forse si potrebbe dire che è l’universo che si modifica seguendo i mutamenti delle nostre teorie. E proprio la parola mutamento , la parola trasformazione sono la chiave per capire.” Per raccontarci questa storia Emmer traccia un itinerario, lungo il quale troveremo 6 diversi elementi, necessari per capire il senso della parola spazio: 1. Lo spazio Euclideo , con i suoi elementi ed assiomi. 2. La libertà , dentro la quale matematica si trova (“la matematica è il regno della libertà
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Comunicazione marsupiale Informazione e figure della comunicazione
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Venerdì, 15 Marzo 2019 Il tema di questa lezione è il rapporto tra informazione e architettura, dove il termine informazione coinciderà con comunicazione. Nel 1965: - Gli addetti al settore primario e secondario sono inferiori rispetto al settore terziario. - Si bandisce il concorso per Opera House di Sidney, che vincerà un giovane architetto danese, Utzon. Il suo nuovo edificio rappresenterà la rottura di un tabu: non vi sarà più una corrispondenza lineare tra forma e funzione (uno dei principi dell’architettura funzionalista che si afferma da gli anni 20 in poi), ma il progetto sarà governato da un’idea di natura simbolica e formale → libera la forma dalla funzione. Questo progetto segna l’arrivo di una nuova forza catalizzante nell’architettura: la comunicazione, che assumerà un valore primario. Il livello simbolico in quest’opera è tale da rendere l’Opera House il simbolo dell’intera Australia. La nuova tendenza a far diventare la comunicazione l’el
GOOD
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Google è la cosa più vicina a Dio creata dall'uomo Dio è infinito, Dio sa tutto, Dio non dimentica, Dio è ovunque e, sopratutto, Dio si cerca quando non si hanno più speranze, è l'ultima cosa a cui aggrapparsi quando ormai le speranze son perdute. Per ora Google ci si avvicina molto, ma se mai un giorno dovesse prendere il suo posto? Ci saranno persone che pregheranno per avere conforto? Persone che faranno giuramenti solenni davanti a lui? Forse tra un po di anni God verrà completamente rimpiazzato da Good, un dio creato dall'uomo che risponde a tutte le tue domande, quando vuoi e come vuoi, un dio che ti da la certezza dell'immortalità, un dio che tu stesso puoi contribuire a costruire. Oppure: più Google diventerà grande, più le persone si spaventeranno e si allontaneranno, avvicinandosi a Dio.
Commento lezione: Il ruolo strutturale della Informazione: la Terza Ondata, martedì 12 Marzo 2019
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Tutto ruota attorno a queste parole: rivoluzione, informazione, soggetto contro oggetto. (Antonino Saggio, Gli ITA da Francoforte a Firenze) Rivoluzione e informazione: Sono una ragazza del '96, quindi sono nata e cresciuta nell'epoca dell'informazione. Fin da piccola mi ricordo di aver avuto a che fare con computer e telefoni, strumenti a dir poco antiquati a ripensarci ora, ma che comunque mi tornano spesso alla mente perché il loro mutamento è sempre stata una delle cose che più mi stupisce! Mi trovo a vivere scoperte rivoluzionarie che spesso vengono superate ancora prima di averle sfruttate al meglio, sono trasformazioni talmente tanto rapide che spesso mi capita di perdermi i passaggi. Un episodio capitatomi circa un mese fa è estremamente esplicativo: volevo guardare un film di Netflix. Come al solito accendo il computer, faccio l'accesso al sito e cerco il film. Poi mi ricordo che da poco avevo imparato a collegare il computer
Il ruolo strutturale della Informazione: la Terza Ondata
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Martedì, 12 Marzo 2019 Alvin Toffler, un saggista statunitense, nel suo libro “la terza ondata” interpreta il percorso dell’umanità in 3 grandi fasi: - La prima legata alla fase agricola, in cui i mezzi di produzione sono legati al possesso del bene terra - La seconda, l’era industriale - E l'epoca dell’informazione, in cui noi viviamo e dove il mezzo produttivo principale è legato all’informazione Esistono molti modi per interpretare l'evoluzione del mondo, ma questo ha una possibilità di funzionamento grazie all'introduzione di un secondo personaggio, Thomas Kuhn e il suo cambio di paradigma ! La sua teoria è basata sul fatto che in ogni fase storica si afferma una nuova interpretazione del mondo, in particolare nel campo scientifico; questa crea un modo specifico di operare nel mondo. Quando cominciano a nascere o ad essere scoperti nuovi aspetti, le interpretazioni devono aumentare per comprendere queste novità finche non saranno più sufficienti e bisognerà
...uomini in crisi
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Se è vero che entrare a far parte della modernità significa affrontare quasi ogni giorno nuove sfide per apprendere e conoscere al meglio tutte le sue innovazioni, molte persone vogliono essere identificate come portatrici di modernità, quindi si trovano a sfidare se stessi per cercare innovazioni, nuovi strumenti che possano contribuire a costruire questo nuovo mondo. Loro non si trovano in crisi perché devono capire come usare questi nuovi strumenti, ma vivono in un perenne stato di crisi che li costringe a crearli. Partono da un dato e cercano la sua applicazione più vantaggiosa per migliorare la sua informazione, arrivando a trasformare la sua più canonica conformazione per creare modelli nuovi, migliori, che siano testimoni di valori positivi. Voler essere portatori di modernità implica quindi una informazione continua, che deve essere costantemente messa in crisi da noi stessi per cercare di trasformare dei dati certi in semplici dati modificabili, in modo che possano d
La sfida dei nuovi strumenti
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Benedetta Serchi e Francesca Sabellico. Nelle prime due lezioni il professor Saggio ci ha portate a discutere a lungo sui temi trattati. Queste discussioni hanno messo in crisi molte delle nostre convinzioni, abbiamo affrontato diversi dibattiti che ci hanno portate a cercare molteplici esempi per affrontare i temi in modo nuovo. Insieme siamo arrivate alla conclusione che il passare del tempo mette in crisi molte delle certezze dell'uomo. Nuovi avvenimenti, come l'invenzione di nuovi strumenti o l'aggiornamento di altri, ci mettono difronte ad un bivio: imparare ad usarli o continuare ad usare strumenti obsoleti. Questo bivio segna la differenza fra modernità e antichità, dove il voler andare avanti implica una nuova sfida per l'uomo. Solo chi sceglie di affrontare questa sfida è abbastanza coraggioso da voler entrare a far parte di un mondo moderno, nuovo, migliore! L'esempio che ci è sembrato più calzante riguarda la trasformazione di